Classica One Man Band di campagna (cassa, rullante e charleston a pedali o ‘footstomps’, slide guitar, cigar box e voce), Diego Potron propone un repertorio prevalentemente fatto di spiritual tradizionali di fine Ottocento e canti afroamericani rurali in chiave trash blues, un blues primitivo delle colline.
Diego porta sul palco una miscela di blues – quello dei portici col pavimento sconnesso, delle sedie a dondolo e dei reverendi che vaneggiano dell’apocalisse – e di rock che lambisce una sorta di psichedelia primordiale. One man band dal 2006 ha suonato poco meno di 400 concerti ”dalla Puglia più profonda al porto di Amburgo, sudando, sputando e sanguinando sempre, come se fosse l’ultima esibizione”.
Ha girato tutt’italia isole comprese, ha suonato a New Orleans ed per importanti festivals come Italian Blues River, Blues to bop a lugano, Rip it up festival a Gratz (A), Blues atour du zinc festival a Bouvais (F), Fraitag party a Zurigo (CH) Ha aperto per i Clutch, Deltahead, Honkeyfingerm Washbour chatz & luti, Treves e Bob Log III.